Icone

Il Laboratorio Porta del Cielo realizza ICONE SACRE dipinte interamente a mano su tavola di tiglio, secondo l’antica TECNICA TRADIZIONALE BIZANTINA che utilizza la tempera all’uovo, i pigmenti naturali (lapislazzuli, azzurrite, cinabro, ecc.) e la foglia d’oro (carati 23 e ¾). Ogni icona è composta interamente da elementi naturali: legno, gesso, colla di coniglio, terre e pietre macinate, tuorlo d’uovo, vino bianco, ecc.

In particolare la tecnica utilizzata è una variante di quella bizantina (Greca), ovvero quella RUSSA, perfezionata nel tempo grazie all’esperienza personale dell’iconografa sorella Maria, maturata in quasi 30 anni di servizio nella Chiesa Cattolica.

Ogni icona è confezionata in un’elegante scatola con interno in raso, corredata da un opuscolo contenente il significato teologico ed il certificato di autenticità. Per le icone che sono presenti nella galleria il tempo di realizzazione varia dai 50 giorni ai 6 mesi. Si realizzano inoltre soggetti iconografici su commissione.

GALLERIA

Icone collocate

Cos'è un'icona

La parola “icona” deriva dal greco eikon, ovvero “immagine”, non però nel significato che in Occidente diamo a questa parola – fotografia o riproduzione -, ma in quello che in Oriente, e dunque nel mondo biblico, si dá questo termine: presenza del soggetto raffigurato. Perciò “chi venera l’immagine venera la persona di colui che è rappresentato” (II Concilio di Nicea, 787 d.C.).

L’icona è un’immagine sacra perché ci comunica con il disegno e i colori quello che le Sacre Scritture e i testi liturgici annunciano con la parola e lo rende presente. Possiamo dire che essa è “Parola di Dio scritta con i colori”. Il popolo d’Israele aveva posto le tavole della Legge all’interno dell’Arca dell’Alleanza. Nell’icona, figura di Maria Santissima, Arca della Nuova Alleanza, è scritta la Legge perfetta e definitiva che è Cristo stesso; e come il passaggio dell’Arca portava la benedizione di Dio al popolo, così anche l’esposizione dell’icona in una casa porta la benedizione a coloro che vi abitano.

Ogni icona è un unicum in quanto “rivelazione” della Parola Divina. Questa si rende presente per il tramite dell’iconografo, per essere contemplata con gli occhi e ascoltata con il cuore.

"L’essenza delle icone è quella di condurre al di sopra di ciò che è puramente constatabile sul piano materiale, e di insegnare un nuovo modo di vedere, che percepisca l’invisibile dentro il visibile"

Come nasce un'icona

L’icona nasce dalla fede ed esprime la fede. Si tratta innanzitutto di un vero e proprio dono, una “rivelazione” del Verbo Divino che si rende presente sulla tavola per il tramite dell’iconografo, per essere contemplato con gli occhi e ascoltato con il cuore. L’icona è anche frutto della preghiera e del sacrificio di coloro che il Signore ha chiamato a questo servizio all’interno della Chiesa. La sua principale funzione è quella di aiutarci ad incontrare il Volto di Dio che è “Amore” (1 Gv 4,16). Per questo motivo dipingo ogni icona sempre riferendomi al Volto della Sacra Sindone, il prototipo che il Signore stesso ci ha lasciato per rivelarci il suo amore di Crocifisso-Risorto.

Similmente a quanto è accaduto per la Sacra Sindone di Torino e la Tilma della Madonna di Guadalupe – sebbene in questi casi in modo del tutto prodigioso -, ogni vera icona è un dono che Dio fa all’uomo, perciò non esageriamo se diciamo che essa “non è fatta da mano d’uomo”.  Sono testimone che durante l’esecuzione di un’icona tutto diventa sacro, viene persa la cognizione del tempo e si viene avvolti dall’Eterno abbraccio di Dio. Come gli antichi amanuensi trascrivevano a mano il libri sacri guidati dalla mano di Dio, così anche l’iconografo trascrive le sacre icone con le proprie mani, la mente illuminata dallo Spirito Santo ed il cuore immerso nella preghiera.

Pregare con le icone

Lo scopo principale delle icone è quello di aiutarci a pregare, ovvero ad entrare in relazione con Dio.

Uno dei più grandi padri della Chiesa, San Giovanni Damasceno, diceva a riguardo della preghiera:

“Se tu dici che bisogna accostarsi a Dio soltanto con la mente, allora elimina tutte le cose materiali, le lampade, l’incenso profumato, la stessa preghiera espressa attraverso la voce, gli stessi Sacramenti divini che sono compiuti con la materia, il pane, il vino, l’olio dell’unzione, la figura della croce”

“Chi non onora l’icona non onora neanche Colui che è raffigurato”

(S. Giovanni Damasceno, Difesa delle immagini sacre, I disc., 36. 49)

Le icone non solo ci aiutano a pregare, ma ci conducono alla preghiera più elevata: la contemplazione.

La preghiera di fronte all’icona diventa percezione della vicinanza di Dio, stupore della sua Presenza che riempie la nostra vita.

Le sacre icone sono un grande aiuto nel percorso di trasfigurazione interiore perché ci comunicano, mediante la luce dei colori, quella Parola divina che è contenuta nelle Sacre Scritture.

Poniamo l’icona nei luoghi della nostra quotidianità, e ogni giorno – al mattino, a mezzogiorno e alla sera – fermiamoci per un po’ di tempo a contemplarla, lasciando che la luce di Dio ci riempia l’anima.

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